Festa Auser, Coi: “Il volontariato sardo protagonista del cambiamento”

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«Il Centro Servizi Sardegna, che io rappresento, deve tantissimo all’Auser Sardegna per l’impegno profuso negli ultimi due anni. L’Auser ha partecipato sin dalle prime ore alla costituzione del Css, e continua a lavorare al progetto che ci siamo prefissati. Ricordo a tutti che il Csv è un ente che non rappresenta il mondo del volontariato, come qualcuno crede, bensì lo sostiene garantendo i servizi all’intero settore isolano. È molto facile confondere il senso di supporto con il senso della rappresentanza. Tutti noi ci facciamo promotori di un’azione di sostegno a vantaggio del Terzo settore, il quale a pieno titolo si fa protagonista in un periodo storico di grandi cambiamenti in ambito sociale, che inevitabilmente ci coinvolgono». Lo ha detto questa mattina Lucia Coi, presidente del Centro Servizi Sardegna, nel corso del suo intervento alla 19esima edizione della “Festa della Solidarietà Auser” che è in corso di svolgimento a Iglesias.
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«Gli interventi che mi hanno preceduto – ha detto ancora Coi, rivolgendosi agli associati delle 45 Auser dell’Isola – sono condivisibili e offrono spunti di riflessione per tutto il mondo del Terzo settore in Sardegna, che in questa fase della pandemia ha dato segno evidente di essere all’altezza nel gestire situazioni complesse, le quali difficilmente possono essere condotte in maniera diretta dallo Stato. Il Terzo settore si fa dunque strumento di sussidiarietà, la stessa che è più volte richiamata dalla nostra Costituzione, di cui dobbiamo andare fieri perché ancora oggi è una delle migliori mai scritte a livello mondiale. I paradigmi sociali in quest’ultimo periodo sono cambiati, la pandemia ha messo a nudo le debolezze in ambito sanitario, ma non solo. Siamo nel bel mezzo di un cambiamento epocale di fronte al quale non possiamo restare indifferenti. Anzi, dobbiamo farci ancor più parte attiva di questo cambiamento. Il Terzo settore in Sardegna, di cui Auser è uno dei più importanti rappresentanti, sostiene con le sue attività nei territori le esigenze dei cittadini, si fa portatore dei bisogni e attore protagonista nel rispondere a queste necessità, che rientrano perfettamente nel welfare sostenuto dallo Stato. La riforma del Terzo settore, che è certamente migliorabile, ci introduce nei meccanismi di coprogettazione e coprogrammazione con le istituzioni. È il momento di proseguire con maggiore convinzione la nostra azione nei territori, consapevoli che il volontariato sardo è sempre presente con donne, uomini, mezzi e risorse là dove occorre. Lo facciamo nel rispetto dei valori e dei principi che ci hanno sempre ispirati e spinto a lavorare al fianco dei più fragili».
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