Endas, un convegno per parlare di diabete in Sardegna e attività motoria

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La gestione del diabete dalla prevenzione alla diagnosi precoce, dalla promozione di uno stile di vita sano, grazie anche alla pratica sportiva, alle terapie e agli strumenti per migliorare la qualità della vita del paziente. Su questo tema si è articolato il convegno organizzato nei giorni scorsi a Sassari dalla direzione regionale dell’Endas Sardegna che, proprio a tale patologia, ha dedicato uno specifico progetto denominato “Diabete e Sport”, finanziato dalla Regione Sardegna. Il convegno ha rappresentato una tappa del progetto che parte dalla forte incidenza di questa patologia in Italia, e in particolare nella nostra regione. La Sardegna presenta, infatti, il numero annuale più alto di nuovi pazienti di diabete di tipo 1. Un dato che rende indispensabile affrontare e approfondire questa tematica, per cercare di contribuire ad una gestione il più possibile vicina alle esigenze dei pazienti.


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Il convegno, ospitato nelle sale della Fondazione di Sardegna, è stato coordinato da Roberto Manca, direttore artistico delle associazioni “Music & Movie” e “Pro@positiva Aps”. Adolfo Pacifico, responsabile facente funzioni dell’Unità operativa di Diabetologia e Malattie metaboliche dell’Aou di Sassari, si è soffermato in particolare sugli aspetti clinici della malattia e su quanto sia importante la pratica sportiva per prevenire e attenuare le complicanze legate a questa patologia.
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Nello specifico delle attività sportive si è calata Barbara Ivaldi, personal trainer di una delle Associazioni coinvolte nel progetto, la “Asd Club 900 Sassari”. Nella sua relazione, Ivaldi ha illustrato le tipologie di attività: la camminata metabolica attraverso l’heat program, la ginnastica con lo swiching program, la ginnastica posturale e adattata, il nuoto. Infine, ha parlato dei dispositivi tecnologici a supporto di tali attività e di tutto il lavoro che si sta attuando con i destinatari di progetto, i bambini diabetici dai 3 ai 12 anni e gli over 65.
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Non meno importante per la prevenzione e per il controllo glicemico è la corretta alimentazione. Questo argomento è stato affidato alla relazione di Gloria Reggiani, specialista dell’alimentazione, che ha spiegato quanto incida questo particolare aspetto per la gestione complessiva della malattia. Una corretta dieta alimentare può essere infatti considerata una tappa fondamentale ed un aiuto indispensabile per i pazienti.
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Il convegno ha voluto dare spazio anche all’esperienza personale di una paziente di diabete di tipo 1, Francesca Spada, studentessa in Scienze infermieristiche, che ha raccontato la vita di una persona che deve convivere con questa patologia.
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Laura Dellacà, project manager del Terzo settore, è intervenuta invece sull’importanza della progettazione sociale nell’ambito del Terzo settore e del ruolo svolto dal mondo dell’associazionismo nell’integrazione della politica pubblica su sport e benessere fisico.
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Maria Grazia Sedda, consigliere regionale e nazionale dell’Endas, ha illustrato in quale modo l’Ente di promozione sportiva, sociale, culturale e ambientale svolga la propria funzione per sviluppare e consolidare una cosciente partecipazione del cittadino alla vita comune. Sono state presentate nel dettaglio le linee guida del progetto: dal reclutamento e formazione dei collaboratori, all’avvio delle attività rivolte ai beneficiari, fino alla raccolta di tutti i dati del progetto per la stesura di un bilancio sociale e per poter verificare la coerenza e la corretta logica di intervento e infine i progressi e gli obiettivi raggiunti.
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Le conclusioni sono state affidate al presidente regionale dell’Endas, Andrea Perrone, il quale ha espresso massima soddisfazione per i risultati fin qui ottenuti e il prezioso contributo di informazione che è arrivato dal convegno grazie alla professionalità e competenza dei relatori.

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