Sassari, il post pandemia e la Giornata mondiale della salute mentale

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Il 10 ottobre ritorna la Giornata mondiale della salute mentale. L’Azianda ospedaliera universitaria di Sassari sarà in prima fila a disposizione dell’utenza. Visite, consulenze psichiatriche e psicologiche, colloqui individuali: questa l’offerta che la Clinica psichiatrica del San Camillo garantirà in occasione dell’H-Open day, organizzato dalla Fondazione Onda, a partire dalle ore 9.
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La struttura, diretta dalla professoressa Alessandra Nivoli, in una prima fase, effettuerà le visite durante le quali saranno definite le diagnosi o adeguati, eventuali trattamenti. In un secondo momento gli operatori definiranno insieme ai pazienti il loro possibile follow-up, anche nelle strutture territoriali di competenza.
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Per partecipare alla Giornata è necessario prenotare l’incontro con i medici della Clinica. Gli interessati potranno chiamare dalle ore 9 alle 14 al numero 079-2644640, oppure scrivere una mail all’indirizzo clinica.psichiatrica@aouss.it.
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I disturbi mentali sono patologie multifattoriali, la cui eziologia è legata a fattori sia biologici che ambientali. Per alcuni disturbi vi è una prevalenza nelle donne, come la depressione e i disturbi d’ansia, per altri invece è maggiormente presente negli uomini (disturbi psicotici e abuso di sostanze e/o di alcol). «In generale – afferma la dottoressa Nivoli – i disturbi psichiatrici, nelle persone che già presentano una vulnerabilità biologica, possono essere slatentizzati dall’ambiente di vita, a causa di eventi di vita stressanti, abuso di sostanze, difficoltà socio-economiche, trascuratezza e altro in ancora».
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Ma qualcosa è cambiato in questi ultimi due anni di pandemia da Sars Cov-2. «È stata un’emergenza sanitaria che ha determinato gravi conseguenze non solo mediche – commenta la docente –, ma anche psicologiche, economiche, sociali e politiche. La disoccupazione, la riduzione della produttività, la violenza domestica, l’esacerbarsi di alcuni disturbi psichiatrici quali ansia, depressione, insonnia, abuso di alcol e sostanze stupefacenti, sono alcuni esempi. La quarantena, l’isolamento e il distanziamento sociale hanno avuto un impatto negativo sul benessere soggettivo di tutta la popolazione generale».
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La struttura, che offre assistenza specialistica tramite Cup e ambulatori specialistici, ha visto incrementare gli accessi. «Il numero di accessi – afferma Nivoli – rispecchia il trend nazionale e internazionale, con una diminuzione nel 2020 dovuto alle chiusure per il lockdown e un aumento negli anni successivi. In particolare, si è assistito ad un aumento della gravità delle patologie nei giovani».
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I dati del 2022 indicano che i sintomi depressivi nella popolazione generale sono quintuplicati. Recenti studi scientifici mettono in luce un incremento dei disturbi sia nelle persone già affette da una malattia mentale, sia in chi è stato contagiato dal coronavirus, sia nella popolazione generale.
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I dati sulla popolazione generale sono molto significativi: il 32% manifesta infatti sintomi depressivi, e in Italia si stimano nei prossimi mesi fino a 150mila casi di depressione in più. Ma la malattia mentale è ancora legata a stigma e pregiudizi che limitano e ritardano la richiesta di aiuto da parte di chi presenta sintomi psichiatrici. «Sono sempre troppo poche le persone che chiedono aiuto – è la triste considerazione della dottoressa Nivoli – e il rischio rimane quello della cronicizzazione dei sintomi e del peggioramento nel tempo. Un episodio depressivo, se trattato precocemente e in modo adeguato, può andare incontro a remissione e il paziente può guarire».
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Ecco allora che la Giornata del 10 ottobre diventa anche l’occasione per sensibilizzare sull’importanza della diagnosi precoce e favorire l’accesso alle cure, aiutando a superare pregiudizi e paure legati alle malattie psichiche.

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