La presidente del Centro dei servizi per il volontariato Sardegna, Lucia Coi, e il direttore Franco Marras hanno inviato una nota esplicativa (vedi sotto) a tutti i Sasol Point dell’Isola, in merito ai beni del Csv Sardegna. “Siamo venuti a conoscenza del fatto che il precedente gestore del Centro di servizi ha comunicato di dover procedere al ritiro di beni e attrezzature a suo tempo fornite ai Sasol Point e a diverse altre associazioni in ragione della volontà ad acquisirle da parte di questo Csv”, si legge nella comunicazione. “La nota ha evidentemente creato sconcerto e preoccupazione ed è totalmente priva di fondamento. Infatti, ad oggi risulta ancora inevasa la richiesta che l’Onc (Organismo nazionale di controllo, ndr) ha formulato nei confronti della Associazione Sardegna Solidale Odv, ai sensi dell’art. 63, comma 5 del Codice del Terzo settore, a trasferire alla nostra associazione tutti i beni mobili acquisiti mediante le risorse del Fun al 31.12.2021. Ad oggi nessuna comunicazione è intervenuta da parte della Associazione Sardegna Solidale Odv in merito al su indicato trasferimento di beni, né ci è dato di conoscere la collocazione fisica degli stessi. Pertanto quando, sulla base di un inventario verificato da Onc, avremo evidenza dei beni e delle attrezzature e della loro relativa allocazione fisica, sarà nostra cura contattarvi per concordare con quale modalità definire il loro utilizzo sulla base dei mutati titoli di proprietà. Sino a quel momento, ma ragionevolmente anche successivamente laddove l’Onc non ravvisi violazioni delle regole nella acquisizione, non esiste nessuna ragione né motivazione per alcuna preoccupazione. Naturalmente, per qualsiasi ulteriore specifica, siamo a disposizione presso i nostri recapiti”.
Una nota del Csv Sardegna sull’utilizzo dei beni da parte dei Sasol Point
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