Diabete: il 3 per cento dei sardi non sa di avere questa patologia

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In occasione della Giornata mondiale del Diabete 2022, in programma il 14 novembre, Federfarma Sardegna e la Federazione Rete Sarda Diabete organizzano in tutta l’Isola una giornata di screening gratuito per sensibilizzare sui rischi del diabete e l’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce. Sarà offerta la possibilità a chiunque lo desideri di misurare, nelle farmacie aderenti all’iniziativa, i valori della propria glicemia. Le farmacie metteranno a disposizione gratuitamente i presidi per effettuare la misurazione.
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«Il Diabete – spiega il professor Riccardo Trentin, presidente della Federazione Rete Sarda Diabete – rappresenta, per il suo impatto sociale, una delle maggiori emergenze sanitarie in Sardegna. È una malattia in forte e costante aumento, spesso subdola, molto conosciuta nel nome ma poco nella vita reale, e per questo a volte curata in ritardo, con tutta una serie di conseguenze e complicazioni».
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Secondo le ultime stime fornite dalla direzione generale Sanità, servizio Qualità dei servizi e governo clinico – settore Qualità dei servizi sanitari della Regione Sardegna (aggiornati al 2016), le persone affette da diabete nell’Isola risultano essere 110.410, con una prevalenza di diabete tra il 6 e il 7% della popolazione. Si calcola che almeno il 2-3% di sardi non sappia di esserlo, e che alcune siano addirittura a elevato rischio. Un corretto stile di vita (dieta, attività fisica, abolizione del fumo) previene il diabete nei soggetti predisposti o lo cura efficacemente nelle fasi iniziali della malattia.
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«I controlli sono molto importanti e vanno eseguiti frequentemente», sottolinea il presidente di Federfarma Sardegna, Pierluigi Annis. «Per questo motivo è importante sensibilizzare la popolazione a sottoporsi allo screening. Spesso, proprio grazie a queste giornate, vengono individuate persone diabetiche che non sapevano di esserlo. In media, su cento persone che si sottopongono ai controlli, quattro risultano affette dalla patologia, mentre venti risultano a forte rischio».
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